Credo sia arrivato il momento che anche io esprima alcune considerazioni in merito al progetto ed alla messa in opera della riqualificazione di Largo Gelso, Piazza Sant'Antonio e dello stabile adiacente al Conservatorio "Tito Schipa".
Essere silente vorrebbe dire, infatti, dimenticare mesi di progettualità amministrativa che ha condotto il comune di Ceglie ad essere beneficiario del finanziamento denominato "Centri Storici da Rivivere".
Il progetto presentato alla Regione Puglia nel luglio 2011, si classificò inizialmente tra i progetti non immediatamente finanziabili. L'impegno profuso da me in qualità di assessore all' urbanistica, dall'onorevole Ciracì insieme ai quattro Comuni di San Michele, San Vito, Carovigno e Villa Castelli fece sì che nell'aprile 2013 il progetto candidato risultasse ammesso a finanziamento.
Mi compiaccio oggi nel vedere il progetto per cui ci siamo spesi tanto, volgere al termine. Rimane tuttavia la negativa consapevolezza che l'attuale amministrazione ha completamente disatteso gli obiettivi della vera rigenerazione urbana. Insieme allo storico stimato Michele Ciracì, in osservanza a quanto prescritto dalla Regione Puglia, cercammo notizie e foto antiche di Piazza Sant'Antonio e via San Rocco cosicché potessimo oggi rivedere i vecchi tracciati e riviverle così com'erano alle origini. Anche su queste pagine, l'attuale amministrazione ha gettato inchiostro nero.
Preoccupante è vedere che i lavori per la realizzazione della sala di registrazione per bande musicali presso lo stabile adiacente al conservatorio (ex informa giovani) siano iniziati solo da poco. L'auspicio è che questo ritardo non sia un bieco boicottaggio a scapito della cultura musicale Cegliese e dell'intera regione.
L'aspetto inoltre su cui oggi è d'obbligo focalizzare l'attenzione è la chiusura o meno al traffico veicolare di via San Rocco che vede gli abitanti e le attività commerciali della zona passivi di decisioni altalenanti prese direttamente dal Palazzo Municipale come se per tutta l’estate non avessero già subìto abbastanza “castighi”.
Perciò, a conclusione di tagli di nastro e del getto dell'acqua santa, non ci resta che la cruda realtà di una amministrazione priva di progettualità, priva di sapienti decisioni e limitata a vivere unicamente di rendita di passate gestioni.
Essere silente vorrebbe dire, infatti, dimenticare mesi di progettualità amministrativa che ha condotto il comune di Ceglie ad essere beneficiario del finanziamento denominato "Centri Storici da Rivivere".
Il progetto presentato alla Regione Puglia nel luglio 2011, si classificò inizialmente tra i progetti non immediatamente finanziabili. L'impegno profuso da me in qualità di assessore all' urbanistica, dall'onorevole Ciracì insieme ai quattro Comuni di San Michele, San Vito, Carovigno e Villa Castelli fece sì che nell'aprile 2013 il progetto candidato risultasse ammesso a finanziamento.
Mi compiaccio oggi nel vedere il progetto per cui ci siamo spesi tanto, volgere al termine. Rimane tuttavia la negativa consapevolezza che l'attuale amministrazione ha completamente disatteso gli obiettivi della vera rigenerazione urbana. Insieme allo storico stimato Michele Ciracì, in osservanza a quanto prescritto dalla Regione Puglia, cercammo notizie e foto antiche di Piazza Sant'Antonio e via San Rocco cosicché potessimo oggi rivedere i vecchi tracciati e riviverle così com'erano alle origini. Anche su queste pagine, l'attuale amministrazione ha gettato inchiostro nero.
Preoccupante è vedere che i lavori per la realizzazione della sala di registrazione per bande musicali presso lo stabile adiacente al conservatorio (ex informa giovani) siano iniziati solo da poco. L'auspicio è che questo ritardo non sia un bieco boicottaggio a scapito della cultura musicale Cegliese e dell'intera regione.
L'aspetto inoltre su cui oggi è d'obbligo focalizzare l'attenzione è la chiusura o meno al traffico veicolare di via San Rocco che vede gli abitanti e le attività commerciali della zona passivi di decisioni altalenanti prese direttamente dal Palazzo Municipale come se per tutta l’estate non avessero già subìto abbastanza “castighi”.
Perciò, a conclusione di tagli di nastro e del getto dell'acqua santa, non ci resta che la cruda realtà di una amministrazione priva di progettualità, priva di sapienti decisioni e limitata a vivere unicamente di rendita di passate gestioni.
Colgo l’occasione per rinnovare il mio ringraziamento allo Storico Michele Ciracì, al dott. Nicola Santoro ed al Prof. Gaetano Scatigna Minghetti per il costante impegno nelle ricerche storiche sulla nostra terra.
Ceglie Messapica 25.01.2016
Emanuela Gervasi
Emanuela Gervasi