Si assiste oramai da un paio d’anni
al Comune di Ceglie Messapica ad una pessima gestione amministrativa portata
avanti dal Sindaco Caroli, senza alcun rispetto delle norme, che oramai oltre
ad aver superato abbondantemente il livello di guardia ha richiamato l’attenzione
di diversi organi di controllo.
Ma a fronte di tutto questo
continua la sfrontatezza nella quale il Comune di Ceglie Messapica continua a
gestire il personale sia dipendente che a qualsiasi altro titolo.
Pertanto ci rivolgiamo al nuovo Assessore
al personale, che sicuramente sarà al corrente che il Comune di Ceglie Messapica avendo inviato
certificazione relativa al conto consuntivo in ritardo (tra l’altro
successivamente con il parere “non favorevole” del Collegio dei Revisori dei
Conti), si applica comunque la sanzione di cui al comma 26, lettera d),
dell’art. 31 della legge n. 183 del 2011, relativa al divieto di assunzione
di personale a qualsiasi titolo, con qualsiasi tipologia contrattuale, ivi
compresi i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e di
somministrazione, anche con riferimento ai processi di stabilizzazione in atto.
E’ fatto, altresì, divieto agli enti di stipulare contratti di servizio con
soggetti privati che si configurino come elusivi di tale disposizione,
Sicuramente
inoltre il nuovo Assessore al Personale saprà che nell’ambito della disciplina
dell’impiego alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, l’art. 36 del
D.lgs n. 165/2001, enunciato il generale principio secondo cui le pubbliche
amministrazioni assumono esclusivamente con contratti di lavoro subordinato a
tempo indeterminato, ha previsto un’espressa deroga con riferimento
all’istituto della somministrazione di
lavoro a tempo determinato di personale per far fronte ad esigenze temporanee
ed eccezionali.
Pertanto
a fronte di queste premesse vorremmo rivolgere qualche semplice domanda all’Assessore
al Personale o al Sindaco se ci onora di una sua risposta:
1. quante
sono le persone presenti negli uffici comunali che non sono dipendenti?
2. Quali
sono stati i criteri di selezione?
3. E’
stato fatto un bando o avviso pubblico?
4. quale
atto amministrativo ne giustifica la presenza, in contrasto con il divieto
indicato in precedenza?
5. Vi
è personale che ha partecipato attivamente alla campagna elettorale?
6. c’è
qualche persona che maneggia valori pur non essendo dipendente dell’amministrazione?
7. con
quale atto amministrativo vengono gestiti gli spostamenti di personale su
differenti servizi e su differenti uffici, anche da un punto di vista
logistico?
8. è
stato rispettato l’ordinamento giuridico ed economico del mercato del lavoro
secondo i principi applicabili della somministrazione del lavoro tramite
agenzia interinale?
9. Quali
sono le esigenze reali nell’acquisizione di risorse esterne?
10. E’
al corrente che prima del suo mandato sono stati spesi oltre 400.000 € con
somministrazione di lavoro interinale, quando era stato previsto un impegno
economico di solo 90.000€ ?
Sono
semplici domande alle quali attendiamo una risposta da parte dell’Assessore di
competenza, o del Sindaco, in modo tale
che i nostri sospetti e dubbi di una ulteriore “forzatura amministrativa” possano essere fugati, e così possiamo essere
tranquilli che i soldi dei cittadini siano spesi in modo ottimale e non per spicciolo
clientelismo o aiuti agli amici degli amici…
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