Al contrario di quello che molti pensano, la Chiesa
della Madonna della Grotta non è assolutamente nostra, anzi.
Lo testimonia la risposta alla mia interrogazioneparlamentare n. 4/08126 a firma del Sottosegretario di Stato del Ministero dei
Beni e delle Attività Culturali, dott.ssa Barracciu, nella quale, oltre a
ribadire che “la Chiesa Madonna della Grotta di Ceglie Messapica costituisce
uno dei simboli più importanti della storia dell’arte pugliese” la stessa
specifica che il monumento, malgrado sia sottoposto a vincolo monumentale con
decreto Ministeriale del 3/11/1993, “versa in uno stato di completo abbandono e
incuria”.
Dopo la lettura di tale interrogazione, ho dato
mandato ai miei legali di preparare un esposto da presentare alla competente
Procura della Repubblica, convinto che non si possa accettare questa gravissima
situazione in maniera inerme con Autorità dello Stato che rimangono impassibili
e contravvengono a precisi articoli del Codice
dei Beni Culturali.
Non si comprende quali siano le ragioni per le quali
viene escluso un intervento da parte della Soprintendenza, con eventuale azione
di rivalsa verso i proprietari o non si immagini neanche lontanamente di creare
un tavolo tra MiBACT, Soprintendenza, proprietari, Comune di Ceglie Messapica e
Curia Vescovile di Oria, al fine di cercare una soluzione per l’acquisizione
del bene da parte del pubblico.
A questo punto credo che l’intera comunità cegliese
debba fare fronte comune e costituire un comitato per l’acquisizione di tale
monumento che potrebbe chiamarsi S.O.S
Madonna della Grotta e pertanto chiedo ai blogger di Ceglie, agli storici
locali, ad iniziare dal professor Scatigna Minghetti e Michele Ciracì,
all’Associazione Borgo Antico, all’Università della Terza Età, alle altre
associazioni, a tutti i rappresentanti istituzionali, oltre a tutti i cittadini
che hanno a cuore le proprie radici, di incontrarsi presso la sede
dell’Associazione Amici del Borgo Antico sita in Piazza Vecchia 25, venerdì 2
ottobre alle ore 16.30.
Roma, 24 settembre 2015
On. Nicola Ciracì
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