Incredibile, sconcertante scivolone dell'amministrazione
comunale di Ceglie Messapica in materia di lotta alla corruzione.
L'Autorità Nazionale Anticorruzione ha informato il sindaco
Luigi Caroli e singolarmente i suoi assessori Mariangela Leporale, Angelo
Palmisano, Grazia Santoro, Daniele Gioia e Nicola Ricci di aver aperto contro
di loro un "procedimento sanzionatorio" per le irregolarità scoperte
nel piano anticorruzione.
Come si ricorderà, il 24 giugno l'autorità guidata da
Raffaele Cantone aveva contestato a
Caroli e ai suoi assessori alcune inadempienze nel piano Anticorruzione che
tutti i Comuni sono obbligati per legge ad adottare e aveva chiesto di risolverle con urgenza. Il Comune aveva
risposto inviando il 7 settembre un piano anticorruzione completamente nuovo.
Peccato che, come ha scoperto l'autorità, il piano inviato è
copiato parola per parola dal piano del comune di Cellino San Marco, comune sciolto per mafia (dove
peraltro sindaco e assessori sono stati arrestati in aprile per appalti e
concorsi comunali truccati).
Scrive l'Autorità: “L'esame
del Piano trasmesso ha condotto ad accertare che lo stesso risulta essere una
riproduzione integrale del PTPC adottato dal Comune di Cellino San Marco(Br)
con deliberazione della Commissione Straordinaria con poteri della Giunta
Comunale n.7 del 29.1.2015".E ancora: "L'identità tra i due documenti
si conferma anche con riguardo alla versione definitivamente approvata da
codesto Ente con delibera G.C. n.163,dalla quale è stata espunto solo il
riferimento ad altro comune".
In sostanza, osserva l'autorità, Caroli non ha cambiato
neanche una parola del documento di Cellino, ha solo sbianchettato, cancellato
ogni riferimento al paese di Albano...
Prevedibili le conseguenze, che concludono l'atto di accusa
del garante: "Si comunica l'avvio del procedimento sanzionatorio per
omessa adozione del Piano triennale di prevenzione della corruzione".
Sindaco e assessori sono stati identificati e invitati entro
10 giorni a fornire spiegazioni.
"Abbiamo più volte denunciato la disinvoltura della
giunta Caroli proprio in materia di appalti e di assunzioni", commentano
Antelmi, Gianfreda e Perrino, consiglieri di opposizione. "Ora arriva la
conferma ufficiale e certificata dal massimo organismo di controllo del fatto
che a Ceglie l'amministrazione comunale opera senza alcun rispetto per le norme
e con una sorta di senso dell'impunità. Attendiamo gli sviluppi della
imbarazzante e inquietante vicenda, su cui vigileremo con la massima attenzione
e cura augurandoci che Ceglie possa liberarsi al più presto di una classe
dirigente discutibile e discussa"
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