venerdì 25 settembre 2015

PROCEDIMENTO SANZIONATORIO AL COMUNE DI CEGLIE MESSAPICA: COPIATO IL PIANO ANTICORRUZIONE DAL COMUNE DI CELLINO SAN MARCO, COMUNE SCIOLTO PER MAFIA




Incredibile, sconcertante scivolone dell'amministrazione comunale di Ceglie Messapica in materia di lotta alla corruzione.

L'Autorità Nazionale Anticorruzione ha informato il sindaco Luigi Caroli e singolarmente i suoi assessori Mariangela Leporale, Angelo Palmisano, Grazia Santoro, Daniele Gioia e Nicola Ricci di aver aperto contro di loro un "procedimento sanzionatorio" per le irregolarità scoperte nel piano anticorruzione.

Come si ricorderà, il 24 giugno l'autorità guidata da Raffaele Cantone aveva  contestato a Caroli e ai suoi assessori alcune inadempienze nel piano Anticorruzione che tutti i Comuni sono obbligati per legge ad adottare e aveva chiesto  di risolverle con urgenza. Il Comune aveva risposto inviando il 7 settembre un piano anticorruzione completamente nuovo.

Peccato che, come ha scoperto l'autorità, il piano inviato è copiato parola per parola dal piano del comune di Cellino San Marco, comune sciolto per mafia (dove peraltro sindaco e assessori sono stati arrestati in aprile per appalti e concorsi comunali truccati).

Scrive l'Autorità:  “L'esame del Piano trasmesso ha condotto ad accertare che lo stesso risulta essere una riproduzione integrale del PTPC adottato dal Comune di Cellino San Marco(Br) con deliberazione della Commissione Straordinaria con poteri della Giunta Comunale n.7 del 29.1.2015".E ancora: "L'identità tra i due documenti si conferma anche con riguardo alla versione definitivamente approvata da codesto Ente con delibera G.C. n.163,dalla quale è stata espunto solo il riferimento ad altro comune".

In sostanza, osserva l'autorità, Caroli non ha cambiato neanche una parola del documento di Cellino, ha solo sbianchettato, cancellato ogni riferimento al paese di Albano...

Prevedibili le conseguenze, che concludono l'atto di accusa del garante: "Si comunica l'avvio del procedimento sanzionatorio per omessa adozione del Piano triennale di prevenzione della corruzione".

Sindaco e assessori sono stati identificati e invitati entro 10 giorni a fornire spiegazioni.

"Abbiamo più volte denunciato la disinvoltura della giunta Caroli proprio in materia di appalti e di assunzioni", commentano Antelmi, Gianfreda e Perrino, consiglieri di opposizione. "Ora arriva la conferma ufficiale e certificata dal massimo organismo di controllo del fatto che a Ceglie l'amministrazione comunale opera senza alcun rispetto per le norme e con una sorta di senso dell'impunità. Attendiamo gli sviluppi della imbarazzante e inquietante vicenda, su cui vigileremo con la massima attenzione e cura augurandoci che Ceglie possa liberarsi al più presto di una classe dirigente discutibile e discussa"


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